
Negli ultimi anni i messaggi WhatsApp sono diventati uno degli strumenti comunicativi più diffusi. Gran parte delle relazioni affettive, familiari e genitoriali passa attraverso una chat, e questo ha trasformato profondamente anche il processo civile, soprattutto nelle cause di famiglia.
La sentenza n. 764/2025 del Tribunale di Perugia ha stabilito con chiarezza che i messaggi WhatsApp sono documenti informatici validi come prova ai sensi dell’art. 2712 c.c., salvo contestazione specifica.
La digitalizzazione ha cambiato il modo in cui le persone comunicano. Per questo motivo i messaggi WhatsApp sono sempre più utilizzati come prova nelle cause di separazione, affidamento e mantenimento.
Quando un messaggio WhatsApp vale come prova?
I messaggi WhatsApp hanno valore probatorio quando sono coerenti, autentici e non contestati in modo puntuale. Il giudice può utilizzarli per ricostruire fatti e comportamenti rilevanti.
Esempi frequenti includono la disponibilità di un genitore a collaborare, l’organizzazione delle visite dei minori o la documentazione di atteggiamenti offensivi, o il riconoscimento di un debito e/o di obbligazione in genere.
La posizione della Cassazione
La Cassazione, con diverse pronunce, ha confermato che i messaggi WhatsApp possono essere acquisiti attraverso screenshot, stampe o trascrizioni, purché ne sia verificabile la provenienza.
I messaggi non costituiscono scrittura privata, ma sono comunque idonei a rappresentare fatti e atteggiamenti.
La contestazione della chat
Per contestare una chat non basta negare. È necessario dimostrare cosa non è autentico, come e perché. La Cassazione richiede una contestazione specifica e circostanziata.
Il caso concreto del Tribunale di Perugia
Nel caso analizzato, i messaggi erano stati estratti tramite una perizia asseverata. La controparte non ha sollevato obiezioni concrete e quindi la chat è stata ritenuta completamente attendibile dal giudice.
Implicazioni pratiche nelle cause di diritto di famiglia
Per chi affronta una separazione o un giudizio sull’affidamento, i messaggi WhatsApp possono essere decisivi per dimostrare cooperazione, ostilità o comportamenti pregiudizievoli.
Consigli pratici per l’uso quotidiano di WhatsApp
BOX FINALE – CONSIGLI PRATICI
– Non cancellare chat importanti.
– Fai screenshot leggibili.
– Evita modifiche o ritagli.
– Usa toni rispettosi.
– Conserva messaggi minacciosi.
– L’ultimo consiglio, evitare di scrivere messaggi sotto l’input della rabbia, riflettendo sulla possibilità che quel messaggio potrebbe costituire una prova contraria.
Avvocato matrimonialista Paola Martino
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